Le collaborazioni artistiche di Marco Barusso in un nuovo progetto: “The Price”

Marco Barusso ha lavorato con artisti del calibro di Modà, Nek, Lacuna Coil, 883, Coldplay, Eros Ramazzotti, Laura Pausini. Ha prodotto anche lavori di artisti come Pooh, Enrico Ruggeri, Edoardo Bennato, Roby Facchinetti, Benji e Fede, Apres la classe, Danny Peyronel, Gli Atroci, Heavy Metal Kids, Cayne, e moltissimi altri.

Marco Barusso (Foto – PH: Daniele Torti), in questa intervista, ci presenta il suo importante progetto solista: The Price, che vede coinvolti numerosi artisti italiani con cui ha collaborato nel corso degli anni. Il primo singolo si intitola “On the edge of madness”, con un featuring d’eccellenza: Enrico Ruggeri.

Marco Barusso, produttore discografico, arrangiatore, chitarrista e sound engineer italiano; ha lavorato con artisti del calibro di Modà, Nek, Lacuna Coil, 883, Coldplay, Eros Ramazzotti, Laura Pausini. Ha prodotto anche lavori di artisti come Pooh, Enrico Ruggeri, Edoardo Bennato, Roby Facchinetti, Benji e Fede, Apres la classe, Danny Peyronel, Gli Atroci, Heavy Metal Kids, Cayne, e moltissimi altri. Ha suonato in moltissime produzioni discografiche e ha accompagnato dal vivo artisti come Paola Turci, Alexia, Danny Peyronel, Niccolò Agliardi. Altre informazioni importanti potete trovarle su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Barusso

 

D: Marco, quando è iniziata la tua genesi artistica?

R: Direi che tutto è incominciato quando ero ragazzino, nel momento in cui ho capito che con la chitarra potevo tirare fuori dei suoni curiosi e interessanti. In seguito, con l’ascolto dei brani che mi piacevano di più, ho iniziato a desiderare di capire come erano stati concepiti e costruiti, ma non ho mai capito di essere in grado di scrivere canzoni fino a quando non mi ci sono messo seriamente, circa una decina di anni fa, quando già da anni lavoravo nel mondo professionale della musica. Con il passare del tempo i miei interessi principali si sono quindi spostati verso la produzione, l’arrangiamento e la composizione.

 

D: Tra le tue collaborazioni ed esperienze musicali, quali sono le più importanti e perché?

R: Sai, io negli anni ho lavorato con moltissimi artisti italiani e internazionali, non lo dico per tirarmela, è che faccio dischi da 25 anni, quindi se sono rimasto a galla è perché ho lavorato un bel po’, (basta cercare su Wikipedia). Comunque non sempre le collaborazioni con artisti famosi possono poi rivelarsi le più importanti. Beh, magari lo sono a livello di fama e visibilità (penso a nomi del calibro di Lacuna Coil, Pooh, Modà, 883, Nek, Renga, etc etc…), però a volte si impara di più realizzando dischi che magari hanno una bassissima diffusione. Un disco di cui sono particolarmente orgoglioso, ad esempio, è il secondo disco dei Cayne, la mia ex band, poi anche il primo disco dei Casablanca che ho coprodotto con Max Zanotti, album che mi rappresenta molto a livello di scelte sonore. Pensa che per questo disco mi sono tolto lo sfizio di registrare le batterie nella stanza in pietra viva di un castello, il Castelfranco in riva al mare di Finale Ligure, con un’acustica spettacolare, sfruttando al meglio gli ambienti naturali.

 

D: Come è nato il progetto musicale “The Price”?

R: “The Price” è in tutto e per tutto il mio progetto solista. Il nome deriva dal concetto che non si ottiene nulla senza pagare un prezzo, e raccoglie i brani che nel corso degli ultimi dieci anni avevo scritto ma a cui non avevo saputo dare una collocazione, perché alla fine erano decisamente cuciti su di me. Fa eccezione il primo singolo “On the edge of madness”, che avevo scritto con Giordano Adornato, il cantante dei Cayne. Brano che poi è stato magistralmente interpretato da Enrico Ruggeri.

Diciamo che dopo anni di militanza in diverse band mi sono reso conto che alla soglia dei 45 anni non ho più né tempo né voglia di interfacciarmi con le dinamiche interne di una band, a meno che io non sia pagato per farlo come produttore.

Volevo tornare al motivo principale per cui ho iniziato a fare questo mestiere e mi sono ricordato del consiglio di un amico: «Ricordati del bambino che eri e del vecchio che sarai, perché quel bambino è in te, e il vecchio ti sta aspettando!», quindi il motivo principale era il mio amore per la musica fatta con passione, con amici e musicisti che stimo, e per il piacere di farla.

Così ho radunato un po’ di amici, cantanti e musicisti; infatti nell’album si alternano circa 12 cantanti diversi. Oltre a Enrico Ruggeri ci sono Alessandro Ranzani, cantante degli storici Movida, Max Zanotti dei Casablanca, Roberto Tiranti dei Labyrinth, Alessandro Del Vecchio degli Hardline in duetto con Marco Sivo degli Instant Karma, il giovanissimo Axel Capurro degli Anewrage (che insieme ad Amerigo Vitiello alla voce e alla chitarra mi segue anche dal vivo), Luca Solbiati degli Zeropositivo, Alessio Corrado dei Jellygoat, Fabio Phobos Storm degli Strigas, Erk Scutti dei Figure of six e Tiziano Spigno degli Extrema, giusto per parlare solo dei cantanti…

Ma nel disco ho anche diversi musicisti ospiti con cui ho collaborato negli anni, sia Batteristi che Bassisti.

 

D: Per la realizzazione di “The Price”, ti sei avvalso del contributo di vari artisti, come sono nate queste collaborazioni?

R: Come ti dicevo, ho semplicemente chiesto loro se avevano voglia di lavorare a un brano insieme e per fortuna quasi nessuno si è rifiutato, anzi, hanno accettato con piacere. Si tratta comunque, in ogni caso, di persone di cui ho una grande stima. Con molte di queste avevo collaborato spesso nel corso degli anni, mentre con altre non si era mai presentata l’occasione.

 

D: Di cosa parla il singolo “On the Edge of Madness”, interpretato insieme a Enrico Ruggeri?

R: “On the edge of madness” è l’unico brano del disco il cui testo non è stato scritto da chi lo ha interpretato, ma da Giordano Adornato. La canzone parla di una persona che si sente in un certo senso crollare il mondo addosso e si ritrova, appunto, “sull’orlo della follia” a causa di una relazione particolarmente tormentata. Una vicenda che si trasforma in un incubo in cui si fa fatica a distinguere il sogno dalla realtà. Nel video, che prende in parte ispirazione da una vicenda di stalking di cui sono stato vittima per anni, appare anche Enrico Ruggeri nei panni del barista: un personaggio losco che, in cambio di denaro, accetta di versare della droga nel bicchiere del protagonista, permettendo alla sua stalker di rapirlo e segregarlo.

 

 

D: “The Price” prevede anche una serie di video di taglio cinematografico; perché questa scelta?

R: Perché volevo slegare il progetto dall’iconografia stantia del chitarrista rock capellone e tatuato con il piede sulla spia, che fa i versi mentre spara mitragliate di note, o del cantante belloccio atteggiato etc.. È una cosa che ho sempre mal sopportato. Al primo posto per me c’è sempre stata la musica e non di certo l’ego.

In questo caso volevo immaginare i brani come la colonna sonora di diversi brevi telefilm con gli stessi protagonisti, che potessero vivere di vita propria ma che avessero, al tempo stesso, un filo conduttore comune.

Ho avuto la fortuna di incontrare Vincenzo Ricchiuto, Francesco Collinelli e Davide De Benedetti che, pazzi quanto e più di me, hanno intuito l’occasione di fare finalmente qualcosa fuori dal comune, che gli desse l’opportunità di essere veramente creativi. Su questa linea di idee, abbiamo pianificato la produzione di una serie di sei video musicati dai singoli principali dell’album, ma che potrebbero anche prendere la forma di un lungometraggio musicato. A oggi abbiamo realizzato i primi quattro. Il primo a uscire è stato “On the edge of madness”, ma non è il primo in ordine cronologico… Diciamo che la storia si dipanerà quando vedrete i prossimi video.

 

D: Hai un messaggio personale che senti di voler comunicare a chi leggerà questa intervista?

R: In primis voglio salutare e ringraziare te e gli ascoltatori di Radio Dimensione Enna, poi voglio invitarli/vi a seguire THE PRICE su Facebook e Instagram, state all’erta perché presto ci saranno delle novità!

 

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Intervista a cura di Domenica Borghese