“Il Santo” incanta con la bellezza del suo album: “Magarìa”.

Il cantautore Roberto Santoro, in arte “Il Santo”, vanta un vissuto artistico ricco di esperienze e di incontri artistici importanti. Nel 2006 conosce Angelo Carrara (storico produttore di Luciano Ligabue, Mango, Timoria, Dolcenera e molti altri) che produce il suo

Il cantautore Roberto Santoro, in arte “Il Santo”, vanta un vissuto artistico ricco di esperienze e di incontri artistici importanti. Nel 2006 conosce Angelo Carrara (storico produttore di Luciano Ligabue, Mango, Timoria, Dolcenera e molti altri) che produce il suo primo album “L’elisir del passionario”, uscito nel 2007, con la produzione artistica di Mauro Pagani e Eugene Rutherford. Nel 2007 collabora con Francesco Baccini come autore di alcuni brani dell’album “Dalla parte di Caino” e come chitarrista e bassista. Nel luglio del 2009 esce il secondo album intitolato “Santa Libertà”, che include quattro inediti curati dalla produzione artistica di Filippo Bentivoglio. Nel 2102 esce l’album “Suite Deserto” (Target Warner), ultima produzione di Angelo Carrara (scomparso nel marzo del 2012) che vede alla co-produzione artistica Andrea Viti.
Dal 2012 è tra i protagonisti dello spettacolo teatrale “Io odio i talent show” di Mario Luzzatto Fegiz. Roberto Santoro battezza il suo nome d’arte “Il Santo” con l’uscita del suo nuovo album “Magarìa” pubblicato a maggio del 2016.

D: Roberto, hai un cammino artistico ricco di esperienze, quanti anni avevi quando hai iniziato, quali artisti ti hanno ispirato e come è nata la scelta del tuo nome d’arte?
R: A 12 anni con la chitarra e la voglia di suonare le canzoni di De André. Poi di Cohen e tanti altri. Dopo svariate esperienze in diversi gruppi, ho intrapreso una lunga gavetta come menestrello nei locali. Hanno iniziato a chiamarmi “Il Santo”, come diminutivo del mio cognome. Oggi, ironicamente, mi considero tale per il lungo apprendistato. Quindi ho deciso di utilizzare questo nome per firmare l’ultimo disco. Poi, è emblematico. Mi piace.

D: Il tuo nuovo album si intitola “Magarìa”, contiene 12 brani da ascoltare parola dopo parola e nota dopo nota. Perché hai scelto questo titolo?
R: Significa incanto, magia, nel dialetto calabrese. È una parola delle mie origini ed è il titolo di una canzone. Questo disco volge lo sguardo al passato, cerca di recuperare significati e significanti che possano interpretare la vita come una grande magarìa.

D: Tra i brani di “Magarìa” mi ha colpito più di tutti “Edipo a Milano”; nel video ufficiale, oltre te, c’è un protagonista d’eccezione: Mario Luzzatto Fegiz. Parlaci di questa canzone e dell’incontro con Fegiz.
R: Ho usato il mito dell’ ”Edipo a Colono” di Sofocle per ricordare Angelo Carrara, mio produttore, nonché grande discografico italiano. Fegiz era un suo grande amico, addirittura testimone di nozze. Quando gli ho fatto ascoltare il brano si è commosso e ha deciso di partecipare in veste di voce introduttiva, riproponendo proprio i primi versi della tragedia.
Conoscevo già Mario da diversi anni. Avevo già lavorato con lui come one man band in occasione di molti eventi conferenza-concerto svolti in tutt’Italia.

D: Hai collaborato con Mario Luzzatto Fegiz nello spettacolo teatrale: “Io odio i talent show” in cui sei protagonista insieme a un grande maestro russo: Vladimir Denissenkov. Ci parli di questo lavoro teatrale?
R: Mi sono divertito molto. Con la scusa di calarsi nella tragicommedia di un critico musicale ormai deposto dalle giurie popolari e dai meccanismi dei talent, Fegiz raccontava una carrellata di aneddoti sulla canzone italiana, raccolti nei suoi lunghi anni di carriera, dalle incredibili frequentazioni.
Io e Vladimir ci occupavamo del commento musicale: da De Gregori a Guccini, da Tenco a Battisti e tanti altri. Il momento più emozionante e arduo era nel finale, quando interpretavo “Caruso” di Dalla.

D: Roberto, esprimi l’artista che sei con tre aggettivi, e con altri tre promuovi il tuo album “Magarìà”.
R: Elegante, retrò, visionario. Incantevole, poetico, tradizionale.

D: Nelle mie interviste l’ultima domanda è sempre la stessa per tutti: c’è un messaggio in particolare, che senti di voler comunicare attraverso questa intervista?
R: Dai messaggi oggi siamo bombardati. La guerra si fa con l’informazione. Io voglio promuovere la Bellezza e i suoi valori universali. Vado controcorrente, un po’ defilato, ma vado per la mia strada.

Il Santo – Riferimenti web:
Sito ufficiale: http://www.robertosantoro.it/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/ilsantofanpage
SELF distribuzione: http://www.self.it/ita/details.php?nb=8051411740957
Management & Booking Annalisa Belluco: lospecchio2016@gmail.com

 

Intervista a cura di Domenica Borghese